Sapessi com’è strano sentirsi innamorati a Milano.
Senza fiori senza verde
senza cielo senza niente.
Fra la gente, tanta gente.
Sapessi com’è strano
darsi appuntamenti a Milano.
In un grande magazzino in piazza o in galleria
che pazzia.
Eppure in questo posto impossibile
tu mi hai detto “ti amo” io ti ho detto “ti amo”.
Non sono mai stata brava con le date, se mi chiedi quando è successo non lo so.
Quello che so è che non ci vedevamo da un po’, un po’ tanto.
E’ stato dopo la Svezia? Prima della Romania? Credo di sì.
Non ti ho mai lasciato in pace per periodi lunghi, lo sai sono una presenza invadente nella tua vita, fin da quando a scuola ti rubavo il panino da sotto il banco, lo mordevo e poi lo rimettevo a posto e tu ti arrabbiavi.
Mi sto perdendo.
Dicevamo… volevo vederti e allora ho preso un aereo e sono atterrata sulla tua vita per l’ennesima volta, ingombrante come sempre. Tutto quello che ricordo è che abbiamo mangiato un gelato, passeggiato tanto e parlato, parlato, parlato.
Ci siamo anche baciati?